Gaia Gentile: un’esplosione di gioia al ritmo di samba

È allegro, scanzonato, solare “Tanto tutto passa”, il nuovo album di Gaia Gentile, classe 1992, cantante, cantautrice e performer nata a Bari. Ha iniziato la carriera artistica all’età di 17 anni, girando per tutto il mondo: dall’Algeria alla Germania, dagli Emirati Arabi Uniti alla Malaysia, dal Kuwait al Cile. Vanta collaborazioni con Caparezza, Vinicio Capossela e tanti altri tra cui Paolo Belli, della cui orchestra è stata vocalist per il programma Rai “Ballando con le stelle”. Ha anche alimentato la passione per il musical e la recitazione, conseguendo il diploma presso “L’Accademia Artisti” di Roma. In un recente viaggio in Brasile ha registrato il vlog “Cocco, in viaggio con Gaia Gentile”, composto da sei puntate andate in onda su Telenorba e commentate in diretta dalla stessa Gaia nel programma “Pomeriggio Norba”, condotto da Mauro Pulpito. L’album “Tanto Tutto Passa” è composto da dieci brani – “Tanto tutto passa”, “Tu sei”, “Come in un film”, “Smack”, “Mi dispiace”, “Metti che”, “Non correre”, “Cocco”, “Sono fortunata” e “Come in un film (radio edit)” -, scritti da Gaia insieme a Nicolò Pantaleo e Antonello Boezio. In ogni traccia c’è la voglia di sorprendere che la caratterizza: “Sto continuando a lavorare sodo, ci sono tante sorprese ancora in serbo e, quindi, siccome praticamente ormai siamo ovunque, da Spotify a tutte le varie piattaforme social, seguitemi perché c’è sempre qualcosa anche nel quotidiano di bello da potersi trasmettere e tante belle sorprese da condividere con chi avrà il piacere di scoprirle”.

Gaia, le parti più belle del tuo essere donna e artista?

Le cose belle dell’essere donna e artista sono ad esempio quella di poter far diventare il proprio corpo una forma d’arte, quella di poter portare nella musica il proprio mondo complesso della femminilità e penso ad una possibile gravidanza come qualcosa che possa arricchire la musica. Ritengo che proprio il mondo femminile sia di pari passo qualcosa di artistico”.

“Tanto tutto passa” è il tuo secondo disco dopo “Sono fuori” dell’anno scorso, vero?

Ebbene sì, il mio album ‘Tanto tuto passa’ esce esattamente un anno dopo il mio primo album ‘Sono fuori’. Sono estremamente fiera di questo perché col mio team ci siamo davvero dati tanto da fare in due anni di pandemia. Tra l’altro, ci siamo dati degli obiettivi da perseguire e per fortuna l’ispirazione non è mancata ed eccomi qui con un altro pezzo di cuore ‘Tanto tutto passa’”.

Quando nasce il nuovo album?

Questo disco nasce dopo un viaggio a Parigi, che è la mia seconda città del cuore, e dopo una tournée di un mese in Brasile, che è stata lo scorso novembre, il mese in cui lì ci si appresta all’arrivo dell’estate”.

Quali colori di quella nazione ha il disco?

Ho provato a mettere in questo disco tantissimi colori del Brasile, di questa nazione che io dico che è la patria delle canzoni felici, da questo substrato di generi vari, questo ritmo prorompente, colori di armonie che sono complesse che però vengono riportate con delle melodie che poi sembrano canzonette, canzoncine da fischiettare. Il Brasile è incredibile, provare a descriverlo in poche parole è davvero impossibile”.

Cosa racchiude di te l’album “Tanto tutto passa”?

Questo album racchiude di me la voglia di trasmettere davvero valanghe di entusiasmo a chi lo ascolta, la voglia di trasmettere qualche messaggio in un mondo così veloce che si presta troppo all’usa e getta. Il mio obiettivo in questo disco era proprio quello, come è successo a me, di bloccare il tempo e lo spazio per intraprendere un viaggio che spero che succeda a chi ascolta questo disco: chiude gli occhi e viaggia insieme a me e si fa cullare da queste melodie, da queste parole, da questa musica”.

Nel videoclip di “Tanto tutto passa” accompagni la voce ad uno strumento musicale. Quali strumenti suoni?

Nel videoclip di ‘Tanto tutto passa’ suono l’ukulele che, appunto, come me è scanzonato, è allegro come suono, come strumento. Sarà che mi chiamo Gaia, quindi mi piace accompagnarmi molto spesso all’ukulele e al pianoforte”.

“Tu sei” è dedicata a qualcuna in particolare o parli a te stessa?

Quando ho scritto il pezzo ‘Tu sei’ pensavo a tante donne, a partire da me, per poi immaginare anche come si comportano le donne, da donna a donna, quindi pensavo a me, ma poi ho pensato anche a donne della mia famiglia, a donne che non ho mai conosciuto ma che immagino piene di insicurezze come me, d’altronde, che però poi sono quelle imperfezioni che ci rendono uniche”.

“Come in un film” riporta ad atmosfere di un tempo con la fisarmonica e racconta di Parigi. Com’è nata questa canzone?

Come dicevo prima Parigi è la mia seconda patria del cuore, di fatti uno dei miei sogni è quello un giorno di poter avere una casetta dove abitare a Montmartre. Sono proprio stata catturata dal fascino di questa città, dal romanticismo, dalla musicalità, poi ‘Midnight in Paris’ di Woody Allen ha proprio lasciato un segno indelebile in me, quindi spesso la immagino in quel fervore artistico e, appunto, io che sono una sognatrice un po’ svampita ho scritto questo pezzo ‘Come in un film’, immaginandomi come in un film ideale in un posto per me ideale come Parigi”.

In “Non correre” con chi ti accompagni nella voce?

Nella canzone ‘Non correre’ insieme a me alla voce c’è Alegre Correa, un mito, un polistrumentista incredibile, brasiliano, un ‘plurigrammy’, nonché chitarrista di Joe Zawinul; quindi, storia anche della musica brasiliana che ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere in Brasile mentre giravo un vlog”.

“Cocco” è il tuo slogan di quest’estate tra viaggi e note musicali?

Sì, sì, ‘Cocco’ è il mio slogan, tra l’altro all’interno di questa canzone io dico: ‘Dammi gioia, amore e prosecco che delle lagne non se ne può più’; quindi, direi che è proprio questo il mio slogan di quest’estate, sicuramente perché ha questa musicalità samba, ‘sambeira’, che fa ballare, ma è il mio slogan un po’ di sempre”.

Sarai in tournée in questi caldi mesi estivi?

Sì che bello, finalmente dal 15 luglio si parte in tournée, sarà una caldissima tournée ma non vedevo l’ora. Per noi artisti davvero quest’estate si sta cominciando a rivelare una rinascita. Io parto da Bari col primo concerto al Medimex, che è una delle manifestazioni più importanti che abbiamo qui in Puglia, per poi fare tante date in tutta la Puglia e non solo e, appunto, parlando di vlog, torneremo nuovamente in Brasile per una tournée. Il vlog ha catturato l’attenzione di altre persone in giro per il mondo; quindi, non escludo che ci saranno concerti, tournée e vlog anche in giro per altre parti del mondo”.

“Sono fortunata” racconta di un amore che c’è ancora?

Ebbene sì, sono fortunata ancora oggi perché l’amore di cui parlavo nella canzone ‘Sono fortunata’, ho la fortuna, appunto, di viverlo ancora oggi. Ricordo che quando ho scritto questa canzone ero in un treno, non mi ricordo per dove, circa sette anni fa, ed ebbi quella sensazione così forte di sentirmi viva da voler scrivere questa canzone, pensando all’amore, alla gioia di vivere che ho, quindi assolutamente ancora oggi sono fortunatissima”.

Sei più per il caffè o il ginseng come suggerisce “Smack”?

Sono sicuramente il ginseng già zuccherato, nel senso che vorrei a volte essere un buon ginseng amaro al naturale, ma riempio la mia vita di così tante cose, ho sempre questo grosso entusiasmo che a volte non riesco neanche a veicolare per quanto ce n’è, che sono sicuramente più un ginseng zuccherato”.

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