Tappa vincente per i Gregari “In fuga”

Nel giorno in cui a Roma si festeggiava l’ultima tappa del Giro d’Italia con l’incoronazione di Tadej Pogacar, i Gregari presentavano live il loro primo album “In fuga”, disponibile su Spotify, Amazon Music e Apple Music, prodotto e registrato da Pino Iodice a Studio 8. Per chi non fosse avvezzo del gergo ciclistico, il gregario è un ciclista professionista, il cui compito all’interno della squadra è aiutare il corridore principale (capitano) durante le corse, attraverso azioni stabilite (come scatto, fuga, inseguimento, rallentamento) per aiutarlo a vincere. È così che la band romana The Gregari pubblica l’album che li porta ad essere al tempo stesso gregari e capitani per una vittoria fatta di note musicali, testi profondi, amicizia sincera. Francesco Lener (voce, pianoforte e tastiere), Davide Zaottini (voce, basso elettrico e chitarre), Federico Picco (chitarra ritmica), Davide Sestu (chitarre elettriche) e Vincenzo Quaceci (batteria) sono, infatti, prima di tutto amici che condividono da sempre la passione per la musica e la bicicletta.

Nell’atmosfera accogliente del Velvet Studio in Roma, alla presenza di un pubblico familiare ed esperto, hanno suonato tutti gli undici brani del disco, seguendo la successione della tracklist: “Gli occhi della scimmia”, “Navigo a vista”, “L’amore ti fa velo”, “Caino”, “Occhi belli”, “Sull’orlo di un crollo”, “Caro maestro”, “Ti vengo a prendere”, “Fino alle quattro”, “Gli ultimi rintocchi”, “La fine del mondo”. Ogni brano è stato anticipato dal racconto della sua genesi, in modo da calarsi appieno nella profondità del suo significato.

“Gli occhi della scimmia”, ad esempio, accompagna Francesco Lener “dall’alba dei tempi – come scrive l’artista anche sui social -. È nata da un’intuizione di Stefano Lucarini, più che mia. L’abbiamo scritta e suonata insieme a lungo. Poi l’ho smontata e rimontata più volte ed è molto cambiata, tanto da rendere l’autore iniziale un personaggio della narrazione. L’intervento creativo di Davide Zaottini e il suono dei Gregari hanno fatto il resto. Il video, confezionato da Davide Vessio, è in questo caso una raccolta di materiali grezzi e, come il testo della canzone, va continuamente avanti e indietro nel tempo”.

In un clima di condivisione e partecipazione di tanti amici, la serata ha visto sul palco anche l’intervento di Renato Bruschi, a partire dal pezzo “Occhi belli”, la bellissima voce femminile di Vera Ghirardini e l’apertura del live con tre brani del giovanissimo Michele Lener, che l’anno scorso ha pubblicato l’ep “Letto Singolo”.

Oltre a vivere dal vivo le emozioni di tutte le canzoni dell’album, i Gregari hanno anche regalato una primizia: due brani, “Terra” e “Buen retiro”, che danno seguito all’immensa “Navigo a vista”, creando una sorta di trilogia e che faranno certamente parte del secondo album.

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