Baby K e la consapevolezza di sé: una vera “Donna sulla Luna”

Rivendica libertà artistica e creativa in scrittura di testi e melodie, oltre che in scelta d’immagine. Mentre in radio comincia a risuonare “Mohicani” (Polydor/Umi), il singolo dal sound accattivante dei Boomdabash con Baby K, al secolo Claudia Nahum, la cantante e rapper italiana disco di diamante con “Roma-Bangkok” (realizzato insieme a Giusy Ferreri) vara l’album incantevole e intrigante “Donna sulla Luna” (prodotto da This is it -la sua società – e distribuito da Columbia Records/Sony Music Italy). Di tutte le tracce in esso raccolte si può dire che sono vere “bombe” variopinte. Il nuovo progetto accoglie gli indiscussi successi “Non Mi Basta Più” (3 platini e 70 milioni di views su YouTube), “Playa” (2 platini e 62 milioni di views su YouTube), “Buenos Aires” (oltre 12 milioni 600 mila views su YouTube) e “Pa ti” feat. Omar Montes (oltre 2 milioni 700 mila views su YouTube), che è l’apripista di questo disco che vede Baby K impegnata, oltre che nella scrittura (13 brani su 14 e l’intro sono firmati da lei), anche nella direzione artistica. La freschezza di questo lavoro si arricchisce anche di feauturing vincenti. Oltre a Boomdabash e Omar Montes, ci sono: Gigi D’Alessio, Chiara Ferragni e gli esponenti della scena urban Tedua, Samurai Jay, Boro Boro, Giaime, Enzo Dong e Lele Blade. “Ogni featuring – spiega Baby K in conferenza stampa streaming – ha portato un valore aggiunto. Tutti hanno dato il massimo. In particolare, sono stata sorpresa dall’umiltà di Gigi D’Alessio che subito mi ha detto di sì ed ha voluto impegnarsi a cantare una canzone scritta da me: i più grandi sono sempre i più umili“. Baby K nel disco canta l’amore, esplorandolo in varie fasi della vita, dalle prime cotte adolescenziali alla consapevolezza di storie vissute in età più adulta. Per il sound, “Donna sulla Luna” intercetta il melting pot contemporaneo caratterizzato dalla commistione di generi e culture diverse traducendolo in musica dai ritmi internazionali dove il pop e l’urban si mixano con influenze latin, elettropop e dance. Se il 2021 è per Baby K l’anno del nuovo progetto discografico, il 2022 segnerà il ritorno live dell’artista con il “Donna sulla Luna Tour 2022”, prodotto e organizzato da Friends&Partners. Sono quattro le date evento: venerdì 22 aprile Viper a Firenze; sabato 23 aprile Hall a Padova; venerdì 29 aprile Orion a Roma e sabato 30 aprile Magazzini Generali a Milano. Ascoltare il disco e la voce di Baby K rende palpabile ciò che ha detto il suo manager Mattia Zibelli per questo album: “un raro connubio solido di talento e organizzazione imprenditoriale”. Il viaggio di questo disco racchiude la forza di una riflessione che parte dal suo rappare dentro ad un armadio fino ad arrivare a traguardi che sono sempre nuovi inizi. “Ogni viaggio – racconta Baby K – è capace di cambiarti. Si incontrano difficoltà, ma l’importante è saperle superare. Nasco come ragazza semplice senza enormi ambizioni, volevo essere la versione migliore di me stessa. La filosofia del mio approccio alle cose è saper lavorare a testa bassa e fidarsi del viaggio, solo così ho capito dove volevo arrivare. In questo album non volevo autocelebrarmi, ma celebrare i traguardi delle donne quando hanno il coraggio di andare avanti con le proprie idee, sbattendo la testa qua e là e puntando al massimo. In questo album ho seguito tutto io. Un conto è essere protagonista, un conto il lavoro dietro le quinte: ogni scelta la porto sulle mie spalle. Questo disco è un punto di partenza con altre novità che andranno fino oltre il 2022“. Si mette a nudo. “Mi sono sempre sentita un pesce fuor d’acqua. Ho viaggiato spesso, cambiato spesso. La mia vita è stata un continuo stop e restart prima di prendere cognizione di quello che sono. Sono grande ormai e sono molto più serena. Ho consapevolezza di me. La cosa principale e più stabile è l’avere le redini in mano, potendo esprimermi senza più freni per timore di dover seguire regole o confrontarmi con un produttore. Decido io come farmi vedere artisticamente, creativamente le scelte sono mie. Ho visto che so fare goal e lo faccio. L’importante è – sottolinea nuovamente – andare avanti e lavorare a testa bassa“. La scelta della luna? È “il simbolo della donna per eccellenza, mi piaceva dichiararla questa luna riflesso di se stesse e dei propri obiettivi. La luna è una certezza, vale più delle stelle che vanno e vengono” (la bellissima atmosfera lunare suggerita dall’intro è girata in Sardegna a Cane Malu). “Vorrei incoraggiare le donne a sostenere il proprio percorso in maniera un po’ più concreta. Non bastano le parole, serve anche fare scelte coraggiose. Ci deve essere una corrispondenza nelle proprie scelte, anche a livello di carriera, puntando tutto se stesse. Per la musica ora si pensa che si debba passare solo attraverso i talent, invece quella è solo una via. Ne esiste anche un’altra: avere una propria identità artistica. Questa per me è forza al femminile“. Il lockdown? “Qui a Milano mi sono mancate le mie nipotine che sono a Roma e la spensieratezza e libertà della gita immersa nella natura. Ora si vede finalmente una luce in fondo al tunnel. Con ‘Mohicani’ si esprime la sensazione che siamo ripartiti. Nel primo lockdown la discografia si è rivelata un supereroe invisibile. A partire da Alex Britti che con le lezioni di chitarra online intratteneva i ragazzi. Io sono uscita con un singolo. È bello prendersi la responsabilità come artisti di dire ‘state a casa, vi intratteniamo noi’. La musica è potente e bella“.

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