“Paesaggio dopo la battaglia”, autenticamente Vasco Brondi controcorrente

Bisogna amare il suo silenzio, il suo non voler per forza dire la cosa ad effetto per piacere: dopo quattro anni, il veronese Vasco Brondi, 37 anni, vara il suo nuovo album in studio. Dal 7 maggio sarà disponibile “Paesaggio dopo la battaglia”, il primo lavoro dopo la conclusione del progetto artistico Le Luci Della Centrale Elettrica, autoprodotto da CaraCatastrofe e distribuito da Sony Music. Sono raccolte 10 tracce – tra le quali la titletrack e la stridente coi tempi d’oggi “Ci abbracciamo” -, scritte e prodotte tra Ferrara, Milano e New York. Qui il cantautore si racconta tra battaglie intime e universali, battaglie di crescita e di ricerca, battaglie di perdite e di conquiste. Come ha detto in conferenza stampa streaming, ed è stato ripreso da una nota stampa, “è un disco di racconti per voce e cori, per orchestra e sintetizzatori. In ogni canzone c’è qualcuno che ricerca fiduciosamente anche in tempi difficili, tra le leggi della città e quelle dell’universo. Dopo la battaglia c’è una pace incerta, piena di ferite o piena di sollievo. C’è qualcuno che chiama un nome tra le macerie, qualcuno che risponde. Nel lavorare a questo disco mi sono rapportato con l’idea di non dover per forza stupire e con la volontà di essere autentico. Allo stesso tempo ho voluto far evolvere il mio lavoro coinvolgendo più persone possibili, amici e musicisti. ‘Paesaggio dopo la battaglia’ è una ricerca fiduciosa che crede nel cambiamento e nella trasformazione, una via per affrontare il periodo particolare che stiamo vivendo, un cortocircuito tra atmosfere diverse, e un insieme di battaglie, intime e universali, tenute insieme da una voce narrante accompagnata da strumenti fantasma: un’orchestra di fiati, un pianoforte, un coro gospel e vari sintetizzatori“. La cover del disco è una foto inedita di Luigi Ghirri, omaggio alla figura e all’opera del grande artista italiano, filosofo del silenzio. Il disco, la cui produzione artistica è curata da Vasco Brondi con Taketo Gohara e Federico Dragogna, si arricchisce della partecipazione e la collaborazione di numerosi musicisti: da Mauro Refosco a Paul Frazier, da Enrico Gabrielli ad Alessandro “Asso” Stefana. In una prima tiratura limitata, il cd è accompagnato dal libro “Note a margine e macerie”, un diario on the road in una nazione deserta, racconto dei tragitti tra uno studio di registrazione e l’altro: c’è tutto ciò che esonda dalle canzoni, che per natura, invece, richiedono una certa sintesi. Vasco, cantautore, musicista e scrittore, sarà protagonista di una serie di incontri organizzati presso alcuni Atenei italiani con antropologi, filosofi, filologi, psicologi e scrittori: i primi due appuntamenti sono il 10 maggio all’Università Statale di Milano e il giorno dopo alla Federico II di Napoli. Il progetto “Paesaggio dopo la battaglia” è accompagnato da due importanti videoclip d’autore: “Chitarra Nera”, primo estratto dall’album, ha coinvolto Elio Germano e Daniele Vicari; il secondo, “Ci abbracciamo”, è stato realizzato riprendendo una Polka Chinata, la danza, eseguita per definizione da soli uomini, che qui vuole rappresentare un abbraccio universale. Il messaggio di Vasco Brondi? “Ogni momento è vita. È il sole che manda avanti il mondo, non la politica“.

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