Musicultura: al via le Audizioni live. Nannipieri: “Che ‘canzoni e tamponi’ non sia più una rima”

“Dal Teatro Lauro Rossi, ecco il palco, il cuore pulsante del teatro, dove abbiamo cominciato l’allestimento delle audizioni”, in collegamento con la stampa Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura, dà il via al conto alla rovescia delle dieci serate delle Audizioni live della 32esima edizione, che si terranno dal 19 al 28 marzo in diretta streaming dal Teatro Lauro Rossi di Macerata sulla pagina Facebook ufficiale del festival. Si esibiranno ogni volta 6 o 7 artisti e il pubblico coinvolto da casa potrà dare il proprio riscontro quale riconoscimento di tappa alle esibizioni, una sorta di test.

La storia del premio – Dal 1990, col suo peculiare concorso, Musicultura festival seleziona, premia e valorizza annualmente nuovi potenziali protagonisti della canzone italiana. I partecipanti al concorso sono tutti autori dei brani che interpretano. Parallelamente Musicultura coinvolge in originali testimonianze artistiche il gotha della musica nazionale ed internazionale. In questo ambito, Fabrizio De André fu tra i primissimi sostenitori del progetto di Musicultura. A cavallo fra il 1989 e il 1990, quando musica e poesia finalmente si incontrano a Recanati per dar vita alla prima edizione del festival, il cantautore genovese, assieme al poeta Giorgio Caproni, è il primo firmatario del Comitato Artistico di Garanzia di questo concorso aperto alle giovani leve della canzone d’autore. Il concorso, dedicato alle nuove tendenze delle espressioni artistiche della canzone, è dotato di consistenti premi in denaro. Ogni anno, le attività della manifestazione si snodano lungo un arco temporale di dieci mesi. Macerata, nella regione delle Marche, è la città oggi che ospita la maggior parte delle attività, incluse le serate finali di spettacolo all’Arena Sferisterio, uno dei più suggestivi teatri all’aperto d’Europa. Covid permettendo, l’appuntamento finale di quest’anno è in agenda 17, 18 e 19 giugno.

Al via le audizioni – “Faremo le audizioni – spiega Nannipieri -, anche se ci arriviamo straniti per la medicalizzazione delle nostre esistenze. Vorremmo un pubblico in presenza e che ‘canzoni e tamponi’ non fosse più una rima. Vogliamo creare al meglio possibile delle buone occasioni per suonare dal vivo nell’insegnamento di Piero Cesanelli, direttore artistico dal 1990 fino al settembre di due anni fa quando è morto. Speravamo in una primavera migliore e invece siamo rientrati in lockdown. Stiamo preparando tutto con molto scrupolo. Siamo curiosi di vedere cosa impareremo dall’ascoltare i giovani che si esibiranno con due brani del loro repertorio e alla fine chiacchiereremo anche un po’ insieme. Abbiamo investito nella qualità tecnica-professionale streaming della trasmissione delle dieci serate. Siamo partiti a novembre con record di iscrizioni, 2126 canzoni arrivate in concorso, adesso cominceremo a testare sul palco le competenze espressive delle 63 proposte che ci hanno colpito e convinto di più. Nel loro insieme le canzoni in concorso testimoniano una grande vitalità della canzone italiana e ciò a Musicultura emerge più nettamente perché i giovani tendono ad avere un approccio ed ispirazione sinceri e limpidi. Per quanto riguarda la prosodia: l’accento e il ritmo del linguaggio musicale in queste canzoni mostrano una lingua italiana che si sta piegando in territori che non conosceva, con un’originalità che non immaginavamo. A colpire è la rapidità con cui ciò che è nuovo oggi diventa vecchio domani che porta da sé la consapevolezza di basare i proprio progetti artistici su competenze solide”.

La testimonianza di Ron (Comitato artistico di Musicultura) – “Costretto a cercare di vivere la mia vita e il lavoro in un altro modo, sto provando a migliorare dando importanza a tutto, come alla canzone: è importante ascoltarla, riascoltarla e riascoltarla. È giusto cercare di capire di più ed entrare di più nella musica, perché è piena di mari, nuvole, cieli meravigliosi che è giusto scoprire. Per un anno intero sono rimasto spento – confida il cantautore -, non ho scritto nulla. Bisogna cercare di capire cosa ci sta dicendo la pandemia, sento che c’è qualcosa che mi dice di cambiare, voglio essere migliore come uomo e musicista per cui è giusto essere più attenti. Il quid di Musicultura è quella di lasciare la porta aperta, non c’è mai nulla di banale, tranne le cose brutte che sono da eliminare. La canzone che arriva a Musicultura è pensata: anche quando è semplice, fa tantissimo”.

La testimonianza di Francesco Bianconi (Comitato artistico di Musicultura) – “Anche io non sono riuscito a scrivere nulla. Credo che sia importante vedere questa cosa come un’opportunità: il blocco mi ha spinto a guardarmi dentro. Spero che questo tempo serva a tutti per guardarsi dentro ed affrontare le proprie profondità, anche quelle scomode – afferma il cantautore, musicista e scrittore italiano, frontman del gruppo musicale toscano Baustelle-. Scrivere in forme diverse è frutto dello stesso albero: a me sia la canzone che lo scrivere in prosa aiuta tanto ad intercettare il mondo”.

Curiosità sugli iscritti al concorso 2021. Parola a Stefano Bonagura (commissione selezionatrice) – “Quello che salta all’occhio negli iscritti al concorso di quest’anno è la diversità d’età: da concorrenti giovanissimi a persone più avanti negli anni – osserva -. Ci sono giovanissimi che fanno canzoni tradizionali, ci sono persone che fanno cose alla moda e chi va in là con gli anni che fa cose modernissime. A volte si notano stonature nell’utilizzo dello strumento, ma una buona composizione; altre volte l’utilizzo buono anche delle tecnologie, ma delle forme di inesperienza e inadeguatezza. C’è una marea di musica, ma molta musica non serve a nulla, l’importante è che ci sia una quantità di segnali molto positivi nella musica per la presenza di diversità di stili. Ora bisogna poi vedere se i live reggono il confronto con le registrazioni presentate”.

I saluti istituzionali – “Nel pieno rispetto dei protocolli, Musicultura tenta di dare seguito alla propria manifestazione in una sorta di normalità così difficile da seguire in questo momento – sostiene Fabio Pistarelli (Regione Marche) -. La Regione condivide questa scelta di continuità da parte di una rassegna che è un punto di riferimento, sostenendone lo spirito artistico anche per le ricadute di profilo economico e simbolico di ripartenza. Questo iter si concluderà con le finali di giugno in quello che è il gioiello di Macerata, in parte riprese dalla Rai. Ora si entra nel vivo delle audizioni”. “Il 19 marzo iniziano le audizioni che si dipaneranno in dieci giorni. C’è una sinergia virtuosa tra pubblico e privato per questa manifestazione, grazie all’apporto di Università di Macerata, Accademia Belle Arti di Macerata e Università di Camerino – rammenta il pianista Riccardo Sacchi (assessore Macerata) -. Più di 60 artisti si esprimeranno sul palco con un alto livello qualitativo. Musicultura è una sorta di centralino di tutte le sensibilità artistiche”. “Come main partner per il primo anno di Musicultura – dice Irene Croceri (Banca Macerata) -, vogliamo essere un punto di riferimento per i giovani e il nostro territorio”.

L’invito del sindaco di Macerata -“All’insegna di una collaborazione massima e continua – afferma il primo cittadino Sandro Parcaroli -, l’appuntamento è per questa estate allo Sferisterio di Macerata con le serate conclusive di Musicultura 2021”.

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