Dalise: “Essere donna è sentire in maniera sensazionale e analitica tutto il mondo che mi circonda e trovare la bellezza in ogni cosa”

“Un fiore che mi può rappresentare? I gerani, perché assumono anche delle sembianze brutte quando c’è cattivo tempo, quindi non sono sempre splendidi. Seguono veramente la stagionalità, l’umore generale del tempo e io mi sento molto così, sono condizionata dai fattori esterni“, così la cantautrice ed interprete Dalise che nell’ultimo anno ha circondato casa sua di piante rampicanti, dal rincospermo alla Bougainvillea. Il suo ultimo brano, “Come vorrei” (The Web Engine) “veicola un messaggio rivolto alla coscienza degli uomini”.

Dalise, cos’è per te essere donna?

Per me essere donna è sentire in maniera sensazionale e analitica tutto il mondo che mi circonda e trovare la bellezza in ogni cosa. Il concetto di bellezza mi fa sentire molto donna”.

Il brano “Come vorrei” parla del corpo della donna abusato: è un invito agli uomini ad amarlo e non solo usarlo?

Magari, se proprio riuscissero a capirlo solamente con questa canzone io mi sentirei soddisfatta a mille per mille. Sì esattamente quello che vorrei succedesse che il corpo della donna, o comunque la donna, non venisse considerata come un oggetto o qualche cosa che si può possedere, come possedere anche i suoi sentimenti, ma un essere umano al pari degli altri che va conosciuto, con cui condividere le esperienze e la vita“.

Qual è stata la scintilla che ti ha fatto scrivere questo testo?

Viene da un lungo periodo di riflessioni personali e poi sono anche molto stimolata da tutte le notizie che si leggono sui giornali. Sembra quasi un’usanza comune fare abuso o violenza sulle donne, quindi sento un po’ che tutto questo non ha un fattore solamente criminoso da un punto di vista di analisi dei fatti, ma risiede anche nella nostra stessa cultura, nel nostro modo di esprimerci nei luoghi comuni che disegnano sempre la donna come qualche cosa che si può possedere o una persona che può cadere facilmente in tentazione o essere essa stessa provocatoria, quindi aggiungere un significato peccaminoso al corpo della donna e al ruolo, alle sue azioni“.

Il videoclip ti vede ballerina: sei anche un’esperta danzatrice, hai studiato?

No, per niente. Io sono una sportiva che è stata egregiamente guidata e seguita dalla coreografa del videoclip che è Alessia Losavio, che mi ha spiegato alcune cose e che mi ha aiutata ad essere credibile al fianco di tre professionisti che sono i tre ballerini che hanno danzato insieme a me nel video che era una mia grande preoccupazione e quindi ci abbiamo lavorato tanto. Però, al di là di questo certo, non sono proprio un ciocchetto di legno, mi muovo in maniera armoniosa già di mio, ho delle belle linee, ma non sono per niente una ballerina professionista, non ho studiato per esserlo“.

Hai detto che sei una sportiva, hai fatto anche agonistica?

No, però sono sei anni che faccio allenamenti di diverse schede di sollevamento pesi, seguita da un personal trainer e mi sono anche creata un piccolo spazio a casa che utilizzo come palestra per lavorare in sicurezza. È una cosa che mi mantiene focalizzata, mi dà disciplina e mi aiuta soprattutto a mantenere in salute il mio fisico che è una cosa cui tengo tantissimo, al di là di quello che si potrebbe pensare per un fattore meramente estetico“.

A teatro hai lavorato con Maurizio Battista e Gabriele Cirilli, in tv sei stata valorizzata da Al Bano a The Voice of Italy: quali esperienze artistiche ti appagano maggiormente?

Forse sono quelle che vengono vissute insieme agli altri e poi non sono riprese dai grandi media, però sicuramente quelle che mi danno più soddisfazione sono le esibizioni dal vivo. Si crea una magia e un’interazione sia con i musicisti che con il pubblico che mi fa sentire viva, mi colora come artista e mi definisce. È una cosa molto soddisfacente per me“.

Adesso cosa stai preparando?

Stiamo lavorando al nuovo singolo che uscirà sicuramente in primavera. Aspettiamo che passi tutto l’interesse mediatico e discografico del Festival di Sanremo. Nel nuovo singolo ci stiamo concentrando a dare una prospettiva più passionale al brano, mettendo sempre al centro la donna, il ruolo della donna, il corpo femminile“.

Festeggerai San Valentino?

Io ho attraversato diverse fasi e tendenzialmente sono sempre stata una che non ha mai dato tanta importanza alle ricorrenze, alle festività sia pagane, commerciali che religiose, però negli ultimi anni forse mi sto addolcendo un po’ e quindi più che altro le sfrutto come un’occasione ulteriore per condividere il tempo con le persone a me care a cui tengo. Quindi anche in questo caso, per San Valentino, cercherò di fare qualcosa di carino col mio partner per cogliere l’occasione di stare insieme“.

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