Swami: “Siamo belli nelle nostre diversità”

Ha un nome indiano dolcissimo, Swami, con la “w” che si legge “u”, perché la sua mamma è appassionata ai nomi stranieri. Ha vent’anni, è di Siracusa, è un’entusiasta. Ha la valigia pronta per andare a Milano a perfezionare il canto, non appena l’emergenza sanitaria finisce. La sua è una voce avvolgente, ma curiosamente ha partecipato a “Tu si que vales” e non ad un talent dedicato alla musica.

Swami, come mai questa scelta?

In realtà sono stata chiamata, non so tuttora chi mi ha iscritto per i provini perché io sono stata semplicemente contattata. Addirittura è stato contattato il mio produttore e la fortuna è stata che eravamo insieme, perché non sapevo nulla io“.

Hai ricevuto consensi da Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Jerry Scotti: è stata bella come esperienza?

Assolutamente sì, molto bella!“.

Sei tu l’autrice di “Non siamo tutti uguali” (The Web Engine)?

Siamo in due, io e il mio produttore Giuseppe Fisicaro“.

È un messaggio profondo: è nato da uno spunto particolare questo brano?

È semplicemente nato da una mattinata in autobus in cui mi guardavo intorno e pensavo che ogni persona avesse una storia alle spalle. Poi in realtà la verità è che ero stanca di tante e tante cose. Ad esempio, una delle prime cose che risalta nel testo è l’omofobia: io non tollero che ancora nel 2020 ci siano persone che criticano la libertà altrui. La società ci impone dei pregiudizi, degli stereotipi che poi in realtà non servono assolutamente a niente. Io credo che l’unica cosa che serva sia essere se stessi, per cui in questo caso volevo solamente dire, e soprattutto sottolineare, che non siamo tutti uguali, e per fortuna che è così perché siamo belli nelle nostre diversità“.

Nel videoclip ufficiale di “Non siamo tutti uguali” diretto da Andrea Fazzino mostri anche doti da attrice: ti piacerebbe?

La mia passione è la musica, però non è una cosa che mi dispiace, ho fatto dei musical e mi sono divertita parecchio. Non è ovviamente la stessa cosa essere attrice o musical performer, però è bello indossare i panni degli altri per quel poco tempo. Molto spesso il personaggio che interpreti ti insegna davvero tanto“.

Curiosità: quale musical hai interpretato?

Alice nel paese delle meraviglie“.

Avevi il ruolo di Alice?

No, la Regina di cuori“.

Meraviglioso…Immagino il vestito…

Il trucco! Avevo delle labbra giganti create con rossetti, matite: qualcosa di gigante a forma di cuore!“.

Bello! Tornado alla tua musica, il 13 novembre è uscito “Non siamo tutti uguali” ed, ora, come proseguirà il tuo percorso discografico?

Speriamo di far uscire altri singoli, visto che in questo periodo è tutto molto difficile. La cosa più bella è accompagnare l’uscita di un nuovo singolo con qualche data live per condividere la propria musica con il pubblico…“.

Suoni uno o più strumenti musicali in modo da poterti accompagnare nel canto?

Suono, ma non a tal punto da potermi accompagnare da sola. Anche perché, tra l’altro, quando canto preferisco non avere roba davanti perché, diciamo, non mi limito sul palco, non sto mai ferma e quindi forse soffrirei anche, però magari un giorno lo farò!“.

Hai eletto uno o più artisti a tuoi modelli di riferimento?

Sì, sicuramente a livello di testi l’autenticità di Vasco, il suo essere pungente nei suoi pezzi, il suo essere così duro, vero. Poi io amo follemente Laura Pausini, Marco Mengoni, Ermal Meta: per me sono colossi che ‘straamo’ e seguo perché mi danno tantissima forza sotto tantissimi punti di vista“.

Quali sono le qualità che ti riconosci?

Io sinceramente credo di vivere la musica come pochi, nel senso di essere attaccata alla musica in una maniera viscerale a tal punto da pensare che la musica possa essere davvero il mio unico punto di riferimento, il mio unico motivo di vita. Io credo che mi caratterizza questo ‘non fare musica, ma vivere di musica’. Una cosa che non mi dispiace di me è l’esibirmi su un palco, perché credo che veramente tutto ciò che ho davanti diventa mio, e tutto quello che è palco riesco a calcarlo e a farlo mio“.

Quanto la tua Sicilia influisce in questo tuo percorso musicale?

Molto, soprattutto per la questione che il Sud è un po’ diverso dal Nord purtroppo, quindi influisce perché tante cose vanno a rilento. Allo stesso tempo però influisce perché sei attaccato al mare. Io vedo tutto collegato al mare, anche i miei videoclip sono prettamente a mare, perché io amo quella che è la mia terra e cerco di farla vedere, di farla emergere nelle sue bellezze perché ce ne sono davvero tante“.

La Sicilia è carica di profumi. Se dovessi associare la tua personalità ad un profumo?

Forse al profumo dei limoni. Il limone non piace a tutti però è buono, lo metti in tantissimi alimenti e quindi tante persone apprezzano quello che è il limone, anche se in realtà inizialmente sembra loro solo esclusivamente aspro“.

Il tuo desiderio più grande?

Senza ombra di dubbio riuscire un giorno a vivere di musica e soprattutto riuscire un giorno a fare concerti, ma di quelli belli, grandi, quelli veri. Quindi, vivere di musica ma ad alti livelli e soprattutto far sì che la gente possa trarre forza e beneficio da quella che è la mia musica“.

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