Festival di Sanremo, voglia di “fratelli d’Italia”

Amadeus è un bravo presentatore e sono felice che lo abbiano riconfermato al timone del Festival di Sanremo assieme a Rosario Fiorello. Ma quando penso a Fiorello mi viene subito voglia di sentirmi a casa, in famiglia, soprattutto in questo periodo in cui sentiamo la necessità di sorrisi, semplicità, identità. Senza nulla togliere al bravo Amadeus, sognerei un Festival con due veri “fratelli d’Italia”, Rosario e Beppe Fiorello. La loro schiettezza è la bandiera di un sentirsi sinceramente più vicini, accolti e pieni di speranza. Nell’immaginario sono la faccia bella di un legame solido che resiste.

L’Italia oggi più che mai ha bisogno di simboli e loro rappresentano qualcosa in cui il nostro Paese può ancora contare: le radici. Questo non è patriottismo sterile, ma reale necessità di identità culturale in un momento in cui l’emergenza sanitaria e quella economica ci stringono in una morsa in cui manca quella luce vera del riconoscersi italiani nello spirito.

You May Also Like

Massimo Bonelli, la lungimiranza al timone degli eventi musicali

Marina Rei in concerto regala un vero “momento di felicità”

Diego Random all’“Alba” di un nuovo progetto

Gaia Gentile: un’esplosione di gioia al ritmo di samba