Con l’Espresso giornalismo d’inchiesta a misura di ragazzi su Instagram

L’Espresso farà inchieste a misura di ragazzi: con video e infografiche le esporrà su Instagram. L’annuncio in quella che è stata una vera e propria lezione di giornalismo d’inchiesta ai liceali, condotta da Bruno Manfellotto – che ha interloquito con Emiliano Fittipladi, Giovanni Tizian e Alessandro Gilioli – e chiusa dal direttore Marco Damilano. L’occasione – alla Fiera Più libri più liberi a Roma, nella Sala La Nuvola – è stata data dalla presentazione del libro in edicola da sabato 7 dicembre dal titolo “Gli anni delle stragi – 1969-1984”, il racconto di quindici drammatici anni di terrorismo nero, una sorta di volume di storia scritto da giornalisti. “Il 12 dicembre 1969 è una data spartiacque della nostra storia – osserva Damilano -. Il terrorismo alcuni dicono venga da fuori, mentre non si racconta che l’Italia ha vissuto una stagione di terrorismo unica al mondo fatta di nemici interni. Oggi se sappiamo chi ha messo la bomba a Piazza Fontana, lo dobbiamo alle Istituzioni di Stato, alla magistratura in particolare, ma anche molto al giornalismo d’inchiesta che non si ferma alle verità di comodo”. “Il giornalismo libero è fondamentale per formare cittadini informati”, sottolinea Emiliano Fittipaldi, che ha smascherato alcuni affari segreti del Vaticano e che mette in guardia: “Bisogna raccontare quello che c’è dietro una dichiarazione ufficiale del potere”. Racconta, ad esempio, di un’inchiesta partita dalla frase “i soldi degli ultimi” della Sala Stampa Vaticana per scoprire che quel “tesoro” è servito a comprare un palazzo di lusso nel centro di Londra.

“Non bisogna mai accontentarsi della rappresentazione che di sé dà il potere – rimarca Giovanni Tizian (autore de “Il libro nero della Lega”) -. Ragazzi, oggi siete iperstimolati dai social e tendete a credere a ciò che dice un politico, noi proviamo a capire se sta dicendo la verità”. E fa l’esempio di come nei commenti dei profili social di Matteo Salvini sia stato impossibile scrivere “49milioni di euro”, cifra che ha interessato l’inchiesta giudiziaria sui rimborsi elettorali ricevuti dalla Lega e usati per spese personali. “Le inchieste – spiega Tizian – possono partire anche da una frase, da un post. E si fanno per i cittadini, cercando di arrivare anche prima della magistratura, per scoprire cosa nasconde il potere. Non raccontiamo però solo cosa ha rilevanza penale, ma anche ciò che ha rilevanza sociale”.

“Oggi ci sono miliardi di notizie? Il potere – avverte Fittipaldi – utilizza tutti i media per nascondere alcuni fatti ed esaltarne altri”. Certo, “oggi c’è tanto brusio, così tante voci, che è difficile orientarsi”, gli fa eco Alessandro Gilioli, vicedirettore dell’Espresso e autore del blog “Piovono rane”. Per questo il giornalismo d’inchiesta ha avuto, ha e avrà sempre la guardia alta.

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