“Allelujah: un Ospedale in Rivolta”, il sorriso agrodolce di un reparto geriatrico

Irriverenza e passione in reparto sono gli ingredienti principali di “Allelujah: un Ospedale in Rivolta” (durata 99”), commedia per la regia di Richard Eyre, adattamento cinematografico dell’opera teatrale di Alan Bennett. Presentato in anteprima mondiale nel 2022 in occasione del Toronto International Film Festival, il film sarà nei cinema italiani da giovedì 21 agosto, distribuito da Unicorn. La pellicola racconta di un piccolo ospedale dello Yorkshire il cui reparto geriatrico rischia di essere chiuso. Il personale tutto non ci sta e decide di promuovere iniziative per perorare la propria causa, arrivando anche ad invitare una troupe televisiva a filmare i preparativi per un concerto organizzato in onore dell’infermiera insignita di un prestigioso riconoscimento alla propria carriera. Tutti i ricoverati partecipano attivamente, mostrando i loro caratteri talvolta burberi. La commedia offre note agrodolci, tra allegria e sorrisi amari, oltre a significativi momenti di riflessione sulla cura agli anziani e sulla dedizione di medici ed infermieri. Il cast del film vede tra i protagonisti Jennifer Saunders (nei panni dell’infermiera più anziana), Bally Gill (il dottore che si fa voce narrante), Russel Tovey (il consigliere del ministro della Salute che ha deciso la chiusura del reparto geriatrico dell’ospedale), Judi Dench (paziente che si ritrova a riprendere in video i lati più nascosti della vita in reparto), David Bradley (paziente che ha un rapporto non facile col figlio che, tra l’altro, è anche il consigliere del ministro della Salute) e Derek Jacobi (forse il paziente più caustico). “Allelujah: un Ospedale in Rivolta” con il suo tono leggero accende i riflettori sulle difficoltà della Sanità pubblica, che sopravvive tra pochi fondi, mancanza di posti letto e turni massacranti.

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