Il diritto al lavoro: la lezione di “Uno sciopero a 5 stelle”

La lotta paga” è lo slogan che ha risuonato in Francia nel 2021 dopo che per ventidue mesi le cameriere di alberghi di lusso hanno scioperato al fine di ottenere aumenti di stipendio e migliori condizioni di lavoro. Ora tutto questo viene documentato, con foto ed interviste, nei titoli di coda della commedia francese “Uno sciopero a 5 stelle” di Nessim Chikhaoui, in uscita giovedì 24 luglio, distribuita da 102 Distribution e Unicorn. Le bravissime attrici Corinne Masiero, Lucie Charles-Alfred, Marie-Sohna Condé, Salimata Kamat e Maimouna Gueye si fanno interpreti della vita di queste cameriere, ritratte come donne dalla forte personalità, ma vulnerabili in quanto sfruttate ed “invisibili” agli occhi dei datori di lavoro. Chikhaoui ha voluto raccontare, in una girandola di risate ed eventi drammatici, la resistenza di queste lavoratrici che, per ottenere il riconoscimento di condizioni occupazionali adeguate, arrivano ad organizzare la loro “Settimana della Moda”, dando enorme visibilità ai loro diritti negati. Il film, dal tono al tempo stesso leggero e profondo, dalla sceneggiatura perfetta, restituisce autenticità al percorso che si compie per realizzare un sogno occupazionale che sembra irraggiungibile. L’importante – è la lezione del film, e quindi delle donne che nella realtà hanno scioperato – è lottare sempre e non arrendersi mai per conseguire condizioni di lavoro eque e giuste.

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