Ascolti d’oro per la Warner Bros. Discovery con la finale di tennis “Sinner-Alcaraz” al Roland Garros
La finale trasmessa in chiaro, con il quinto set decisivo mandato in onda senza interruzioni pubblicitarie, fanno alzare la coppa degli ascolti tv alla Warner Bros. Discovery: si è registrato, infatti, il record storico per il match decisivo al Roland Garros “Sinner-Alcaraz” domenica 8 giugno, dalle ore 15 in chiaro sul Nove, e in simulcast su Eurosport 1 e in streaming su discovery+. La partita – la finale più lunga della storia del Roland Garros con 5 ore e 28 minuti, che ha visto vincitore Carlos Alcaraz su Jannik Sinner con il risultato di 4-6, 6-7, 6-4, 7-5, 7-6 – è stata seguita complessivamente da oltre 5 milioni di spettatori, con il 38 per cento di share sul pubblico totale, risultando il programma più visto di sempre del portfolio WBD. Il picco d’ascolto è stato di 7,3 milioni di spettatori, quello di share del 44,4 per cento. Tutto questo ha fatto incassare il record nelle 24 ore sia per l’intero portfolio WBD che per i canali Nove ed Eurosport, che registrano rispettivamente il 24 per cento di share, il 12,7 per cento – Nove terzo canale nazionale – e il 5,3 per cento – Eurosport quinto canale nazionale – di share sul pubblico totale. L’appello del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, rilanciato da Fiorello a “Radio2 Radio Show – La Pennicanza”, in occasione delle due semifinali tricolori al Roland Garros (quella di “Alcaraz Musetti” prima e quella di “Sinner Djokovic” dopo), per far trasmettere quei match in chiaro, si è trasformato in un momento da ascolti d’oro nella finale. Chissà se le parole di Fiorello si muteranno in nuovo oro per Warner Bros. Discovery, in particolare è da sottolineare il passaggio dello showman sul: “Mettetela in chiaro, così la gente si affeziona e poi si abbona!”. Intanto, Warner Bros. Discovery ha esteso il suo accordo con la Fédération Française de Tennis (FFT) per trasmettere il Roland-Garros sui suoi canali e piattaforme almeno fino al 2030. Spettatori appassionati italiani ce ne sono sempre di più e questo affare potrebbe rivelarsi aureo in Italia. Al di là del tifo per il singolo giocatore, infatti, il team tricolore è nutrito di campioni. La sola Sara Errani sul Centrale Philippe Chatrier in questa edizione 2025 ha alzato il trofeo parigino per ben due volte: nel doppio misto con Andrea Vavassori e in quello femminile con Jasmine Paolini. Mentre il sipario francese si è chiuso con un po’ di amarezza, c’è tanta speranza per il futuro. Risuonano con piacere le parole dell’unico vincitore italiano del Roland Garros in epoca Open, Adriano Panatta, che ha definito sul Corriere della Sera la finale “Sinner Alcaraz” “la partita più bella che abbia mai visto, non me ne vengono in mente altre, magari ci sono state, ma così lunghe (la più lunga finale del Roland Garros), così combattute e incerte, davvero non ho memoria…”, ma non si può non sottolineare che Jannik Sinner avrebbe meritato l’auspicata da tanti “doppia coppa” sul 6-6 del quinto set. Purtroppo, la legge dello spettacolo non è stata così lungimirante e in quel super tiebreak si è incrinato il sogno di un tennista serio e appassionato pronto a regalare al suo pubblico nuove soddisfazioni con ancora più slancio, nonostante la sua sensibilità meritasse già quella gioia sulla terra rossa. Tra le immagini più belle della finale del Roland Garros, resteranno scolpite nella mente quelle della mamma di Sinner, nelle cui espressioni del volto si racchiudeva tutto l’amore possibile e nelle quali, con i debiti distinguo, si conteneva l’empatia, l’apprensione e la condivisione dei tanti tifosi di suo figlio.