“Così com’è”, un delicato racconto sull’Alzheimer

La carezza del regista Pupi Avati in “Una sconfinata giovinezza”, con Fabrizio Bentivoglio e Francesca Neri, e lo spirito di accettazione da parte del personaggio di Julianne Moore in “Still Alice” trovano spazio in un nuovo film che racconta una diversa prospettiva sull’Alzheimer, quella della sonnacchiosa provincia italiana: Antonello Scarpelli scrive e dirige “Così com’è” (Italia, Germania 2024 / durata 84 minuti), opera realizzata con il contributo della Calabria Film Commission, nelle sale italiane dal 29 maggio grazie ad Albolina Film, con la collaborazione di Cineclub Internazionale Cinema Italiano Indie. Presentato in anteprima al Bellaria Film Festival 2025, il lungometraggio “Così com’è” è stato premiato come Miglior film nella sezione competitiva Gabbiano e ha ricevuto il Premio Distribuzione MYmovies ONE. Tra primi piani, ampi paesaggi e largo uso della camera fissa che invita alla riflessione, viene dipinta l’esistenza di Emilia, impiegata comunale in Calabria, la cui vita viene a ridefinirsi all’indomani della diagnosi di Alzheimer ricevuta dal marito Francesco. La coppia decide così di andare a trovare il figlio in Germania per metterlo al corrente di persona delle condizioni di salute del padre. Bravissimi sono i due attori protagonisti, Emilia Pisano e Francesco Scarpelli, per un film familiare nel cast, con la presenza anche di Giuseppe Scarpelli, ed il regista, Antonello Scarpelli, ad interpretare il figlio emigrato. Con la fotografia a firma di Stefania Bona, il montaggio di Pierpaolo Filomeno, il suono di Micheal Arens e la scenografia di Svenja Matthes, la macchina da presa di “Così com’è” accompagna senza rumori e senza retorica l’elaborazione lenta di una diagnosi inesorabile che trova calore nell’amore reciproco di una coppia che gode di piccoli attimi di semplicità. Questo film ha il taglio di un quadro di Silvestro Lega e di Telemaco Signorini, entrambi pittori macchiaioli dell’Ottocento, con la differenza che a far da pennello è la cinepresa, ma la lentezza della provincia (con i distinguo di Calabria e Toscana), i colori, il focalizzarsi sulla classe media e su una tematica di difficile accettazione, ed i legami familiari sono gli stessi e meritano una lunga ponderazione.

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