“Arf”, il racconto animato del candore che sfidò il dittatore

È un film dedicato a tutti i bambini vittime dei conflitti il lungometraggio di animazione “Arf” (durata 75’), diretto da Simona Cornacchia e Anna Russo ed approdato al cinema in occasione della settimana in cui cade la Giornata della Memoria, il 27 gennaio. Liberamente ispirato al racconto “Il baffo del Dittatore” di Anna Russo, racconta di un bambino cresciuto dalla cagnolina Bianca, dopo che la sua famiglia è stata deportata. Il piccolo non sa parlare, ma sa solo abbaiare. Ride di gusto ed ha un cuore generoso. Quando viene diviso da Bianca e portato in un campo di prigionia, riesce a portare scompiglio in quel luogo di orrori e rigore con la sua innocenza e il suo candore. È un film di una dolcezza infinita, che conquista per la bellezza dell’animazione in 2D con elementi in 3D e per il suo saper far capire le atrocità di un conflitto terribile, che si rifà alla Seconda guerra mondiale, senza farle mai vedere esplicitamente. Gli occhioni di Arf, con quel suo modo speciale di guardare al prossimo e alla natura in maniera sempre infinitamente generosa, si stampano nel cuore e nella mente. Ad impreziosire ulteriormente la storia interviene la canzone scritta da Tony Canto e Simone Cristicchi su note del primo ed interpretata dal secondo. Prodotto da Genoma Films, “Arf” è stato realizzato in collaborazione con Marguttastudios, Studio Panebarco, ShowLab, Digitoonz, con il sostegno proprio della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e con il contributo selettivo del MIC.

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