Ciak Junior, l’entusiasmo dei giovani nel raccontare una storia

Sorprende sempre la gioia che traspare nei giovanissimi quando vanno in scena. Diventano d’un tratto adulti nel saper gestire le emozioni calandosi nella parte; eppure, ogni volta, comunicano la vitalità e l’energia della loro età nel raccontare una storia. Si dice che i bambini da grandi non ricorderanno la fragranza delle lenzuola pulite, ma la bellezza delle favole ascoltate prima di addormentarsi. Nell’anno successivo all’emergenza Covid, i Premi del XXXI Festival Televisivo Internazionale Ciak Junior sono tornati. A Jesolo la due giorni del 26 e 27 maggio ha restituito ai giovanissimi la magia che dona una storia. I quattro film italiani in concorso, tutti degni di meritata attenzione, hanno affrontato temi di attualità stringente, esprimendo e declinando in varia maniera le dinamiche e le problematiche di chi è tornato a scuola in presenza. In particolare, “Buca la bolla” degli studenti della Consulta di Treviso, che si è aggiudicato il titolo di Miglior Film italiano, primeggiando anche nella sezione internazionale, ha posto l’attenzione sull’isolamento che la Rete Internet alla fin fine crea nelle relazioni tra giovanissimi. Non meno interessanti e degni di nota sono i temi degli altri cortometraggi: “Empatia in provetta”, realizzato da un gruppo di studenti dell’Istituto Artigianelli di Trento, si è focalizzato sulla riscoperta delle emozioni dopo il lungo lockdown; “Un viaggio nel tempo”, della classe 1L della scuola P. N. Vaccina di Andria-BT, ha voluto sensibilizzare sia sulla parità di genere che sulla tutela del territorio; “Trasparente è un colore”, presentato dagli studenti del Gruppo Cinema dell’I.C. Marco Emilio Lepido di Reggio Emilia, ha trattato del bullismo in maniera diretta e simbolica, facendosi vettore di un messaggio altamente inclusivo. Tutti i giovanissimi e le giovanissime coinvolte in questi film brevi hanno mostrato carattere nel muoversi con disinvoltura dinanzi alla telecamera che li riprendeva; e tutti meriterebbero, quindi, una menzione speciale per l’energia contagiosa che hanno trasmesso attraverso lo schermo. Il ritrovato format ideato da Sergio e Francesco Manfio è tornato alla grande a regalare ai giovani la possibilità di essere protagonisti di un sogno. Sergio Manfio, direttore artistico di Gruppo Alcuni e regista dei corti di Ciak Junior, giustamente osserva: “Ciak Junior riparte per mettere ancora l’accento sulla necessità di coltivare un percorso di educazione all’uso delle immagini che mai come in questi momenti di post pandemia si presenta necessaria per le giovani generazioni”. Calato il palcoscenico sul festival che ha fatto incontrare tra loro i giovani interpreti, l’appuntamento è atteso ora su Canale5. Il produttore esecutivo Francesco Manfio ringrazia il direttore della rete Giancarlo Scheri per aver dato “il suo entusiastico appoggio affinché Ciak Junior potesse immediatamente tornare in onda sulla rete ammiraglia di Mediaset”. Quella in tv sarà un’occasione importante per divulgare i corti in concorso e per offrire a tutti una lezione preziosa di cinema.

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