“Security”, il thriller che fa vacillare ogni nostra certezza

“Quando la paura abita all’interno delle case e delle persone, qual è il prezzo della sicurezza?” È questa la domanda da cui muove il nuovo film Sky Original “Security” (una produzione Indiana Production e Vision Distribution), diretto da Peter Chelsom (acclamato regista di “Serendipity” e “Shall We Dance?”) e ispirato all’omonimo romanzo di Stephen Amidon (pubblicato in Italia da Mondadori), già fortunato autore de “Il capitale umano” da cui è stato tratto l’omonimo film di Paolo Virzì. Punto di contatto tra queste due opere è Fabrizio Bentivoglio, interprete superbo, qui nel ruolo di una persona ambigua, anche se l’attrice più giovane del cast, che interpreta il personaggio più puro ed etereo di “Security”, Ludovica Martino, afferma in conferenza stampa streaming: “Ogni personaggio credo sia ambiguo a modo suo, anche il mio tira fuori una vita che non ti aspetti“. Ma quanto è distante la trama del libro dal film? “Abbiamo adattato il romanzo creando un protagonista (interpretato da Marco D’Amore, ndr) che non lo era, per avere qualcuno attraverso cui vedere tutta la storia“, afferma Peter Chelsom, che ha sceneggiato anche il film insieme a Tinker Lindsay, Silvio Muccino (qui pure interprete), Michele Pellegrini e Amina Grenci. “Inoltre, qui – aggiunge Chelsom – funziona fantasticamente la location di Forte dei Marmi, ancora meglio rispetto alla città in cui è stata ambientata la storia nel romanzo (Stoneleigh, in New England, regione nord-orientale degli Stati Uniti d’America, ndr). Si è fatto leva sul contrasto tra estate ed inverno, stagione introspettiva, e sul fatto che qui non ci si aspetta una storia così, perché è una località molto ‘cartolina’. Per me non è stato difficile il processo di trasferire qui la storia, perché il tema è universale, è quello di sentirsi al sicuro, protetti“. Su questo fronte la sua regia gioca molto sulle telecamere di videosorveglianza che controllano le ville, quasi un grande fratello su cui pende la domanda dicotomica: è la nostra guardia del corpo o un controllore delle nostre vite? Non aspettatevi la risposta, come osserva Marco D’Amore: “Qui ci sono solo punti interrogativi, non esclamativi“. E veramente niente e nessuno è come sembra. Sul suo personaggio anche Muccino avverte: “Non è il professor Keating de ‘L’attimo fuggente’. È un narcisista, e come tutti i narcisisti è profondamente immaturo perché innamorato di se stesso“. Utile, quindi, per districarsi nella storia è il proverbio “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni“, citato da Maya Sansa. Oltre a lei e ai bravissimi attori già nominati, il cast vanta anche la presenza di Valeria Bilello, Giulio Pranno, Tommaso Ragno, Beatrice Grannò e Antonio Zavatteri: tutti in parte, senza alcuna sbavatura. Tra i numero uno che hanno partecipato al film, non si può non annoverare il direttore della fotografia Mauro Fiore, vincitore del Premio Oscar nel 2010 per “Avatar”. “È il nostro primo thriller – afferma giustamente soddisfatta Margherita Amedei, direttore di Sky Cinema –. Arriva a Sky Original dopo ‘Tutti per 1 – 1 per tutti’, ‘Lei mi parla ancora’, ‘Genitori vs influencer’. ‘Security’ è un film sofisticato sul tema importante della sicurezza e del prezzo che siamo disposti a pagare per ottenerla“. Ma perché non uscire in sala ed approdare direttamente lunedì 7 giugno in prima assoluta su Sky Cinema e Now? “La sala sta ripartendo in maniera troppo rallentata. Nei prossimi mesi sarà diverso“.

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