“Corpo di ballo”, una finestra su magia e sacrificio della danza classica

Qual è il mistero di quel volteggiare leggiadro e coinvolgente sul palcoscenico? C’è sudore? C’è fatica? C’è impegno? Cosa si cela dietro quei corpi che sembrano vibrare in un gioco sempre nuovo di armonie e simmetrie? Dal 30 aprile su RaiPlay la docuserie in 12 puntate “Corpo di ballo. L’Avventura di Giselle alla Scala” cercherà di dare una risposta dopo aver seguito per sei mesi il dietro le quinte di una delle compagnie di danza più importanti al mondo, quella del Teatro alla Scala di Milano. Il racconto inizia con la riapertura del teatro dopo il primo lockdown e descrive, passo dopo passo, il percorso per portare in scena “Giselle”, considerato il simbolo del balletto romantico.

foto di Sara Busiol

Tra allenamenti duri e sedute allo specchio, impareremo a conoscere la storia dei ballerini della Scala nel loro lavoro che è al contempo individuale e collettivo, fatto di talento, prestanza atletica, preparazione tecnica e ispirazione artistica. Tra i protagonisti di “Corpo di ballo”, prodotto da Panama Film e RaiPlay in collaborazione con Il Teatro alla Scala di Milano e Intesa Sanpaolo, alcuni tra i più importanti ballerini ed ex ballerini del mondo: Laura Contardi, Massimo Murru, Nicoletta Manni, Virna Toppi, Martina Arduino, Claudio Coviello, Timofej Andrijashenko, Gioacchino Starace, Vittoria Valerio, Alessandra Vassallo, Antonino Sutera, Antonella Albano, Maria Celeste Losa, Marco Agostino, Nicola Del Freo; Frederic Olivieri e Manuel Legris, i due direttori del Corpo di Ballo che si sono avvicendati nel corso dell’anno; e, dulcis in fundo, l’immensa Carla Fracci.

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