“Quanta armonia e serenità nella loro vita! Ma quanto erano fisicamente brutti Gabella, Troclino e Sanpietrino! Pur non dando essi importanza a questo fatto, che per loro era solo un dettaglio, tutti coloro che si trovavano a passare nei pressi della baita ne rimanevano terribilmente colpiti, ricavandone un enorme disgusto. Eppure, Sanpietrino non aveva consapevolezza alcuna dell’effettiva entità della bruttezza dei genitori; per lui essi erano le persone più care del mondo e per ciò stesso anche le più belle”: si racchiude in questo passaggio l’essenza del libro “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura”, il fantasy di Luisella Traversi Guerra, edito da Mondadori Electa. “Questo libro è nato perché mia figlia Linda, che mi ha visto scrivere più di 120 fiabe in cui ho parlato della bellezza e dei valori positivi, mi ha fatto riflettere sull’opposto della bellezza. Nella società di oggi, mi ha fatto notare, se una persona non è bella rischia di non essere nemmeno considerata. Allora ho cominciato a riflettere sulla bruttezza e ho pensato di scrivere di qualcuno talmente brutto che ha dovuto subire questa discriminazione”, dichiara in una nota stampa la scrittrice che ha così immaginato il piccolo Sanpietrino che a scuola, a contatto con i compagni, acquisisce la consapevolezza della sua diversità. Il racconto, che si snoda a cavallo tra due mondi paralleli – lo scenario fantasy della Valle oscura e la realtà contemporanea delle metropoli -, può essere interessante per formare il carattere dei pre-adolescenti. Scritto in maniera fluida, regala un sogno.

“Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura”, una storia di formazione sul valore della vera bellezza
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