“Divine – La fidanzata dell’Altro”: il film che oscilla tra fede e incredulità

Una metafora sul credo religioso cattolico che implica una riflessione sul “Do ut des”, sull’amore a prima vista, sulla ricompensa, non tralasciando anche una canzone dei Pitura Freska che richiamava Nostradamus e Cagliostro: è il film “Divine – La fidanzata dell’Altro” (titolo originale “Der göttliche Andere”), lungometraggio italo-tedesco diretto dal cineasta 45enne Jan Schomburg. In maniera inverosimile il film mette alla prova la potenza dell’amore di Dio nella vita dell’uomo, passando per due giovani che s’incontrano a Roma nel momento in cui il conclave è riunito per eleggere il nuovo Papa. L’essenza del film è racchiusa in una valigia, simbolo del viaggio terreno dell’umanità. Purtroppo, il soggetto, che in sé può tenere, è articolato in maniera alquanto bizzarra, più che surreale, tanto da far sentire inadeguato lo spettatore di fronte l’incredulità delle vicende narrate. Eppure il cast vanta attori molto amati dal pubblico italiano come Anna Bonaiuto e Matilda De Angelis, tra le protagoniste, e la partecipazione di Serra Yilmaz e Pino Ammendola. Del film (disponibile su Chili, distribuito da 102 Distribution) è apprezzabile ai fini artistici solo la colonna sonora, scritta e prodotta da Tobias Jundt e realizzata dallo Studio Bonaparte. Per la sorta di confusione che regna nell’essenza di questo film, è singolare come protagonista sia Matilda De Angelis che è anche nel cast della serie “Leonardo” nei panni di Caterina da Cremona, un personaggio che ha una verità scenica ma non reale e che sta creando altrettanta “confusione” sulla vita di Leonardo, di cui si sa davvero poco. Peccato, dopo la strabiliante performance al Festival di Sanremo e film come “Veloce come il vento” e serie come “Tutto può succedere”, gli ultimi tre colpi dell’attrice – “The Undoing”, “Leonardo” e “Divine” -, al di là del successo di pubblico, non sono storie che regalano attimi indimenticabili.

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