“Mina Settembre”, un racconto appassionato e verace che conquista

Nando Paone nei panni di Rudy Trapanese, il portiere del consultorio dove lavorano l’assistente sociale Mina (Gelsomina) Settembre (l’appassionata Serena Rossi), il ginecologo Domenico detto Mimmo (un Giuseppe Zeno qui con sfumature di incredibile tenerezza) e l’ostetrica Rosaria (la verace Rosalia Porcaro), è la marcia in più di una fiction che ti conquista subito per il connubio di leggerezza e giallo, un racconto contemporaneo al femminile fatto di umorismo brillante e profondi momenti di umanità. È “Mina Settembre”, serie tv in 12 episodi da 50′ in prima visione su Rai1 dal 17 gennaio (solo la seconda serata andrà in onda lunedì 18 gennaio per poi andare in onda sempre di domenica), una coproduzione Rai Fiction – Italian International Film. “Costruire una serie nuova è sempre una grande avventura – dice in conferenza stampa streaming la regista Tiziana Aristarco -. Partivamo dai romanzi di Maurizio De Giovanni (“Un giorno di Settembre a Natale” e “Un telegramma da Settembre”, editi da Sellerio), ma sono stati riscritti da un team di sceneggiatori (Fabrizio Cestaro, Doriana Leondeff, Fabrizia Midulla e Marco Videtta): più che altro dai libri è stato preso lo spunto. Sono partita dalla protagonista, Mina, una donna empatica che non sta mai ferma che ha testa e cuore sempre in movimento: moto interiore e fisico. Il cappotto rosso che indossa simboleggia la passione che mette, fiera di quello che fa in maniera anche politicamente scorretta”.

“Per un anno Mina è stata parte di me, Mina è una donna decisa e ferma nel lavoro, un caterpillar mossa dall’amore per gli altri. Quando si tratta di se stessa, però, è un disastro – racconta Serena Rossi -. L’esperienza del Covid ci ha uniti ancora di più sul set. Marina, in particolare, è una maestra”. Dopo averla vista in “Natale in Casa Cupiello” nei panni di Concetta, ritroviamo qui Marina Confalone come la mamma di Mina. “Io ho fatto pochissima televisione finora – afferma l’attrice che esordì in teatro giovanissima con la compagnia di Eduardo De Filippo -, anche se sono arrivate offerte interessanti. Olga è una donna impossibile, ‘il problema numero uno di Mina’ come scrive De Giovanni. È un personaggio che ha deciso di sedersi sulla sedia a rotelle per tirarsi fuori per un dispiacere, ma alla fine si scoprirà che è migliore di come appare”.

Mina ha un mondo colorato da due bellissimi uomini – il marito magistrato che viene dal Nord, Claudio (Giorgio Pasotti), e il collega Mimmo (Zeno) – e da due super amiche – Titti Ferrari D’Aragone (Valentina D’Agostino) e Irene (Christiane Filangieri), il cui marito Paolo, curiosità, è interpretato dal compagno di Serena Rossi (Davide Devenuto) -. “Con Davide sul set c’era sempre un leggero imbarazzo che abbiamo superato con ironia. Il nostro Dieguito ci ha seguito. Girare nella mia Napoli ha aggiunto una nota in più alla serie: fa da protagonista prepotente”, afferma Serena Rossi. La città vive, infatti, con il suo umore e i suoi rumori tra i vicoli, attraverso vari quartieri: il rione Sanità, Vomero, Forcella, Gianturco, Chiaia. “È una Napoli moderna. Avrei voluto girare dappertutto – afferma la regista milanese Aristarco -. Certo è un occhio più mio: ho messo la macchina da presa dove mi emozionava e basta”.

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