Il futuro incerto dei tredicenni fotografato da Li Donni nel convincente ed emozionante “La nostra strada”

C’è l’esuberanza dei 13 anni, la voglia di ballare, il desiderio di partire guardando una nave e le luci della notte che rendono fiabesca anche una realtà difficile: è l’orizzonte studentesco fotografato da Pierfrancesco Li Donni nel quartiere Zisa a Palermo, seguendo da vicino Daniel e Desirée giunti alla conclusione della terza media. Sono sul punto di emanciparsi, diventare adulti e lasciare la scuola portandosi dietro la lezione di Dante e del rispetto reciproco, oltre al disincanto dei sogni che si frantumano a contatto con la realtà. È uno sguardo su giovanissimi dalle unghie colorate, i brufoli e la prima barba, che vivono tra sbadigli e ragazzate, divisi tra quella spensieratezza forse mai avuta e le difficoltà quotidiane di apprendere nelle incertezze di un futuro molto vicino in cui devono essere pronti a parare colpi. “La nostra strada” emoziona per il suo racconto sincero e vince come Miglior film al Biografilm Festival di Bologna nel concorso italiano, pronto ad essere presentato in concorso alla prossima edizione del Sole Luna Doc Film Festival che si svolgerà dal 6 al 12 luglio a Palermo. È un film necessario per, come dice il regista, “ragionare sul futuro delle nostre generazioni e sullo stato di salute delle nostre comunità”.

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