Al maestro Toni Servillo va il Nastro d’Argento alla carriera 2020

Essere cresciuta a Caserta ha il vanto di aver visto Toni Servillo, non ancora famoso, recitare al Teatrino di corte della Reggia seduta sulle assi del palcoscenico (perché la platea in quel momento era inagibile); averne apprezzato allora l’affabilità, il mascherone facciale e la perfetta dizione è stato un privilegio. Paolo Sorrentino lo avrà fatto anche conoscere in tutto il mondo nel ruolo di Jep Gambardella, ma a me Servillo piace in tutte le interpretazioni, e più sono chicche, come quella di Peppino Lo Cicero in “5 è il numero perfetto”, più lo trovo straordinario. Quindi è con un sapore tutto campanilistico che riporto la notizia che va al grande maestro Toni Servillo il Nastro d’Argento alla carriera 2020, premio che il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici assegna tradizionalmente, oltre il verdetto che annualmente premia i migliori dell’anno attraverso il voto degli iscritti al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che assegna i Nastri dal 1946. Nella motivazione si legge: “Un protagonista che continua a lasciare il segno regalandoci personaggi e interpretazioni sempre indimenticabili, nel cinema quest’anno con ‘L’uomo del labirinto’ di Donato Carrisi, ‘5 è il numero perfetto’, film d’esordio di Igort e, anche nel doppiaggio, con la bellissima voce di Leonzio in un piccolo gioiello come ‘L’invasione degli orsi in Sicilia’ di Lorenzo Mattotti. È un perfezionismo, il suo, che continua ad affascinarci e fa la differenza anche nella qualità, nata oltre lo schermo e prima dello schermo, nel suo fare teatro”. Sottolinea la presidente del Sngci Laura Delli Colli: “Personaggi come i sorrentiniani Tony Pisapia de ‘L’uomo in più’, ‘Il Divo’ Giulio o Jep Gambardella che a Hollywood piace perfino per le giacche o il Titta de ‘Le conseguenze dell’amore’, sono icone in un quarantennio di performance che, tra teatro e cinema, continuano a sorprendere il pubblico come la stampa e la critica, senza dimenticare le inquietudini di certi inquirenti che – dal Commissario de ‘La ragazza del lago’ all’agente Vogel de ‘La ragazza nella nebbia’ fino all’investigatore Genko de ‘L’uomo del labirinto’ – ci regalano, tra il giallo e il noir, un’altra gamma delle sue interpretazioni”. W Toni Servillo!

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