Emozionante “Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe”, imperdibile per chi ama la settima arte
È di una bellezza straordinaria “Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe”, il film d’animazione di Salvador Simó, che racconta il processo creativo dell’unico documentario del regista surrealista spagnolo sulle stesse note musicali da lui scelte, la struggente sinfonia n.4 di Brahms. Spia della combinazione fine e colta tra animazione, denuncia, riabilitazione dell’artista Ramón Acín e amore per il cinema sono i tanti riconoscimenti che il film di Simó si è aggiudicato, tra questi il Goya 2020 e l’Efa 2019 come Miglior film d’animazione. Al cinema dal 5 marzo 2020 con Draka Distribution, gli spettatori potranno assistere al processo creativo del documentario “Las Hurdes” (“Terra senza pane”) che racconta delle distanze che Buñuel prende da Salvador Dalì dopo i suoi primi due lavori la cui sceneggiatura è firmata a quattro mani, il cortometraggio “Un chien andalou – Un cane andaluso” e il lungometraggio “L’âge d’or”. Criticato dal clero per quest’ultima opera, sarà la generosità dell’amico e artista Ramón Acín a ridare fiducia e speranza ad un Buñuel che si sente affranto e frustrato. Insieme girano a Las Hurdes, regione contadina poverissima della Spagna, un documentario di denuncia che contrasta con la ricchezza della chiesa. Il lavoro, cominciato nel 1930, è pronto nel 1933. Il 18 luglio 1936 scoppia la guerra civile spagnola e dopo neanche 20 giorni Ramón Acín viene fucilato dall’esercito franchista per le sue posizioni anarchiche. Il film uscirà senza il suo nome nei crediti, ma dal 1960, ormai riconosciuto grande cineasta, Buñuel lo rimette in circolazione facendo giustizia alla memoria di Ramón Acín. “Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe”, tratto dal graphic novel di Fermín Solís “Buñuel in the Labyrinth of the Turtles”, racconta in maniera emozionante la preziosa amicizia tra due grandi artisti.