L’incanto di “Alice” tra fiaba e possibilità nella danza dei Momix

Vederli fluttuare è una rinnovata magia, un incanto di corpi che si muovono in sincronia su note senza tempo: i Momix sono tornati per l’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Olimpico di Roma, dove resteranno fino al primo marzo. Ripropongono “Alice”, l’ultima creazione di Moses Pendleton. Sono in Italia per una tournèe che li porterà poi a San Donà di Piave (3-5 marzo), Thiene (7, 8 marzo), Torino (11-15 marzo) e Milano (18 marzo-5 aprile). Lo spettacolo si ispira alla celebre fiaba di Lewis Carroll “Alice nel Paese delle Meraviglie” e vuole spronare a saper guardare il mondo ogni giorno con rinnovata meraviglia. “Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio”, ha raccontato Pendleton, traducendo sul palcoscenico le emozioni della favola in una fusione armonica di passi, luci, costumi, proiezioni. Il pubblico è trascinato dalla magia di ardite coreografie, da corpi scultorei e sportivi al servizio della danza per ricordare che c’è colore in ognuno di noi.

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