Con “Odio l’estate” Aldo, Giovanni e Giacomo scrivono una delle loro pagine più belle

All’indomani della tragica scomparsa del cestista Nba Kobe Bryant nessuno in conferenza stampa al cinema Adriano di Roma si è sentito di chiedere ad Aldo, Giovanni e Giacomo sulla triste coincidenza di presentare il film “Odio l’estate” che comincia proprio con un omaggio al miglior basketball di sempre, forse perché la loro umanità non ha bisogno di parole superflue. Con loro sembra di ritrovarsi sempre in una grande famiglia accogliente. In platea sedeva la mamma di Aldo che Giovanni e Giacomo sono corsi a salutare prima dell’inizio dell’incontro con i giornalisti; mentre Massimo Venier, che è tornato dopo 15 anni a dirigerli, salutava tutto il cast sino all’ultima comparsa presente. Il film, scritto da loro quattro con Davide Lantieri e Michele Pellegrini, racconta l’estate, tema abusato al cinema, ma qui questa stagione viene narrata dal punto di vista di chi non la ama. Tre adulti di diversa estrazione sociale – un nullafacente, un proletario e un medio borghese – obbligati alle ferie, arrivano alla solare meta, un’isola non meglio identificata dal sapore di Puglia, e scoprono che per un disguido la casa al mare risulta presa in affitto per lo stesso periodo anche da altre famiglie. Sottoposti ad una convivenza forzata, i tre nuclei famigliari composti da padri, madri, liceali, bambini e un cane impareranno a conoscersi regalando sorrisi ed emozioni. “Odio l’estate”, una produzione Paolo Guerra per Agidi Due in collaborazione con Medusa e Sky, uscirà su 500 schermi giovedì 30 gennaio, ma questa sera, lunedì 27 gennaio, è prevista un’anteprima di beneficenza al Cinema Adriano di Roma per il Policlinico San Matteo di Pavia in memoria di Carlo Bernasconi, scomparso nel 2001 per una malattia rara, l’amiloidosi: fu il lungimirante produttore che per primo scommise su Aldo, Giovanni e Giacomo. Il trio dalla “comicità poetica e fisica”, come la definisce Lucia Mascino (oggi è il suo compleanno), siglano un film “equilibrato in tutti gli aspetti, dal dolce all’amaro”, come sottolinea Carlotta Natoli, meglio: fanno una “buona commedia, quella che emoziona oltre a far ridere”, come osserva Maria Di Biase. Nel film le tre attrici rappresentano tre tipologie diverse di mogli: l’accogliente, quella che sta sulle sue e quella del giusto compromesso. Il loro essere così diverse si riflette nel rapporto con i figli interpretati dai bravi Sabrina Martina e Davide Calgaro, e dai piccoli Edoardo Vaino e le gemelline Ilary e Melissa Marzo. Del cast fanno anche parte Michele Placido, che regala uno dei marescialli dei carabinieri più simpatici del cinema italiano, e Massimo Ranieri, che porta realmente il set del film in uno dei suoi concerti. La colonna sonora però è firmata da Brunori Sas, “il cantante del decennio” per Massimo Venier, artista che da solo si è meravigliato di essere stato chiamato per una commedia, lui che canzoni allegre proprio non ne fa. Vero è che Brunonori Sas ha quella autenticità ed umanità che si sposano perfettamente con quelle di tutto il cast. Il sodalizio tra Aldo, Giovanni e Giacomo scrive con “Odio l’estate” una delle pagine più belle della loro carriera. Chiamato a farne una recensione a caldo, Giacomo dice che è un “film struggente” dove si è ricreata la “vecchia alchimia” di loro tre con Massimo Venier. Per questo, c’è da aggiungere, è assolutamente da vedere e non si può non amare! È uno di quei rari film carico di sentimenti che sa far compagnia, riscalda e che per questo si ha voglia di rivedere.

You May Also Like

Con “Un altro ferragosto” Paolo Virzì firma un altro capolavoro

“Te l’avevo detto”, un film tremendamente visionario

“Arf”, il racconto animato del candore che sfidò il dittatore

“Il punto di rugiada”, l’incanto di un film d’autore