“Un giorno di pioggia a New York”, la nuova elegia d’amore di Woody Allen

Elegante, arguto e ricercato Woody Allen in “Un giorno di pioggia a New York” (nei cinema dal 28 novembre). Scrive e dirige una storia romantica che profuma dell’amore per tutte le arti. C’è un gusto fine per la parola e si discorre di tutto in maniera sagace. Ci sono cinema, letteratura e storia dell’arte. Il film racconta di due fidanzatini: Gatsby (esplicito richiamo al romanzo di F. Scott Fitzgerald), una mente sveglia e colta, e Ashleigh, una giovane aspirante giornalista un po’ naif. Hanno in programma di trascorrere una giornata da sogno insieme a New York, ma le velleità di lei a caccia dello scoop li separerà: lui trascorrerà il tempo suonando al piano “Everything Happens To Me” degli anni Quaranta, visitando il Metropolitan Museum of Art e ritrovandosi sul set di un film come comparsa, ma soprattutto facendo i conti con due donne diversamente importanti della sua vita; lei vivrà i suoi cinque minuti sotto i riflettori imbattendosi in tre cineasti. “Un giorno di pioggia a New York” restituisce il sapore delle pellicole di una volta, sapienti e leggere. L’Italia c’è con la fotografia ineccepibile di Vittorio Storaro, e la menzione di Vittorio De Sica e Venezia. Il cast è indiscutibilmente perfetto, a partire dai giovanissimi protagonisti Timothée Chalamet, Elle Fanning e Selena Gomez, per arrivare ai senior Jude Law, Diego Luna, Liev Schreiber, Rebecca Hall e Cherry Jones. Con questo film Woody Allen dimostra che baciarsi sotto la pioggia a New York conserva ancora tutta la sua romantica bellezza.

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