“Diamanti” di Ozpetek, la sua più bella dichiarazione d’amore per il cinema
Si potrebbe parlare di testamento spirituale, del suo “Otto e mezzo” di felliniana memoria, ma quello che offre al pubblico questa volta Ferzan Ozpetek è di nome e di fatto un bouquet di “Diamanti”. Il suo quindicesimo film, “Diamanti” appunto, è di struggente bellezza e profondità. Ozpetek instaura un dialogo tra il visibile e l’invisibile, racconta l’interiorità umana sotto diverse sfaccettature, soprattutto attraverso le sue fragilità, e commuove lo spettatore, mentre gli mostra l’incanto di abiti da sogno. Il regista Ozpetek, nella realtà e nella finzione, convoca le sue attrici, quelle con cui ha lavorato e quelle con cui non ha ancora lavorato pur desiderandolo, per proporre loro un film che dal presente le catapulta nel passato, negli anni Settanta, al lavoro in una sartoria per il cinema e il teatro. Ozpetek torna così alle sartorie che frequentava da aiuto regista a Roma negli anni Ottanta, su tutte la Tirelli, e racconta un mondo fatto di donne che sodalizzano tra di loro nelle onde magmatiche della vita, con le ferite e le gioie che ognuna di loro si porta dentro. Le attrici di Ozpetek sono Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, che dirigono la sartoria nelle vesti delle sorelle Alberta e Gabriella, e, in ordine alfabetico: Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic. Non mancano le presenze maschili – Stefano Accorsi, Luca Barbarossa (ineccepibile e misurato anche in veste d’attore), Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano -, bravissimi anche loro, ma sono le diciotto attrici i “Diamanti” di Ozpetek, alle quali si aggiungono sul finale le tre grandi con cui Ozpetek avrebbe voluto lavorare ma il destino non lo ha permesso: il film è dedicato a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti. Tra queste donne si inserisce anche Giorgia che, a distanza di 19 anni dal film “La finestra di fronte”, torna a collaborare con Ozpetek sulle note del dolce ed intenso “Diamanti”, brano scritto da Giuliano Taviani, Carmelo Travia e dalla stessa cantautrice, arrangiato e diretto da Francesco Marchetti. Con questa canzone e tutte le musiche di Taviani e Travia, la fotografia di Gian Filippo Corticelli, la scenografia di Deniz Kobanbay, il montaggio di Pietro Morana e la sceneggiatura dello stesso Ozpetek assieme a Carlotta Corradi ed Elisa Casseri, a rendere ulteriormente pregiato il film è il lavoro del costumista Stefano Ciammitti che, con “onore” ed “emozione”, ha omaggiato alcuni tra i più importanti costumisti italiani della storia, mostrando, tra gli altri: gli abiti scultura di Piero Gherardi per Mina, i costumi del suo Maestro Piero Tosi per Luchino Visconti (fino al 1975) e abiti di Danilo Donati, dall’archivio della Sartoria Farani, per il “Casanova” di Federico Fellini. “Diamanti” – una produzione Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky – sarà al cinema dal 19 dicembre distribuito dalla stessa Vision Distribution. Durante il film, un vero dono di Natale, Ozpetek utilizza una punteggiatura preziosa per sottolineare frasi che risuonano come aforisma, ad esempio “Non siamo niente, ma siamo tutto”, parole che sono talvolta una vera carezza, la stessa data dal personaggio di Mara Venier, Silvana, mentre pronuncia: “Non è importante vedersi quando ci si vuole bene”. Con “Diamanti”, simbolo dell’amore eterno, il poeta Ozpetek fa una dichiarazione appassionata al cinema, all’arte e alla vita tutta.